Orchestre da Camera

I Virtuosi di Mosca


I Virtuosi di Mosca

In ogni spettacolo, i Virtuosi di Mosca riescono nella cosa principale: eccitare emotivamente e catturare intellettualmente qualsiasi persona, anche non allenata, per dargli la gioia di comunicare con capolavori musicali, per risvegliare in lui il desiderio di venire di nuovo al concerto. Per noi, come afferma il maestro Vladimir Spivakov, la creatività è diventata una necessità e il lavoro è diventato un’arte che, nelle parole di Pablo Picasso, “manda via la polvere della vita quotidiana dall’anima”.

Nel 1979, l’eccezionale virtuoso del violino Vladimir Spivakov riunì i migliori musicisti della capitale russa nell’orchestra da camera Virtuosi di Mosca. Nel libro di Solomon Volkov Dialogues, Vladimir Spivakov ricorda: “L’aura di questa costellazione di talenti era unica”. Oggi i principi dell’esistenza della leggendaria collaborazione dei musicisti rimangono irremovibili. L’ensemble di solisti formata in passato da eccellenti musicisti come Mikhail Kopelman, Andrei Abramenkov, Dmitry Shebalin e Valentin Berlinersky, membri del famoso quartetto Borodin, hanno passato il testimone a nuove generazioni di talentuosi musicisti, vincitori di concorsi internazionali e nazionali.

Al primo posto c’erano e rimangono sempre i principi non solo di professionalità e abilità, ma anche qualità umane e alta etica delle relazioni. In diversi anni hanno collaborato con eccezionali musicisti come Mstislav Rostropovich, Elena Obraztsova, Yehudi Menuhin, Vladimir Krainev, Saulius Sondetskis, Jesse Norman, Yuri Bashmet, Maxim Vengerov, Hibla Gerzmava, Evgeni Kisin, Misha Maisky, Denis Matsuev, Shlom hanno suonato con l’orchestra Mikhail Pletnev, Julian Rakhlin, Giora Feydman, Michel Legrand, Pinchas Zuckerman e oggi con musicisti contemporanei Christian Zakharias, Vadim Repin, Peter Gut, Andres Mustonen, Dmitry Sitkovetsky e Vladimir Feltsman.

I Moscow Virtuosos è l’unica orchestra russa che registra con le famose etichette BMG Classics e RCA Red Seal. Il collettivo pubblicò dischi non solo con le opere del repertorio classico, ma anche con le opere dei compositori moderni.

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